La protesta di un cittadino di San Giovanni Rotondo che si rivolge direttamente al sindaco, “La mancanza di inclusione ha generato un profondo senso di isolamento e mi ha lasciato l’amaro in bocca”.
“Sono profondamente deluso dall’inciviltà e dalla mancanza di rispetto che ho sperimentato durante l’evento dei in città dei Boomdabash tenutosi il 24 giugno. Come cittadino che si muove in carrozzina elettronica, desidero condividere la mia esperienza e porre l’attenzione sulle problematiche di accessibilità e inclusività che affliggono San Giovanni Rotondo”. Inizia così la lettera protesta inviata al nostro giornale da un cittadino di San Giovanni Rotondo, che racconta la sua esperienza inviando anche le foto dalla sua postazione durante il concerto (foto copertina) e un video evidenziando un problema nel centro cittadino (in basso all’articolo).
“All’apertura dei cancelli, sono stato il primo a entrare nell’area dedicata ai diversamente abili. Tuttavia, ho notato con disappunto che persone completamente autonome sono state ammesse in quella zona occupando completamente la mia visuale. Nonostante avessi attenzionato questa problematica agli addetti del servizio d’ordine nessuno è intervenuto, mostrandomi il più totale disinteresse. Questa mancanza di inclusione ha generato un profondo senso di isolamento e mi ha lasciato l’amaro in bocca, privandomi della gioia e della positività che l’evento avrebbe potuto offrire, proprio come agli altri presenti. Una città inclusiva passa anche nel rispetto di piccole regole che possono garantire la reciproca e pacifica convivenza. Desidero inoltre sollevare le criticità di accessibilità che affliggono San Giovanni Rotondo. Una transenna lungo la via Dante rappresenta un ostacolo quotidiano nel mio percorso verso la piazza (video in basso). I ferri della transenna ostacolano il mio passaggio facendomi incastrare tra la transenna e il muretto, a meno che non incontri una persona gentile che mi aiuti a superare l’ostacolo, circostanza ancora più difficile quando torno tardi a causa della mancanza di persone in giro. Questa situazione rende difficile svolgere attività semplici e quotidiane che potrei svolgere in autonomia”. Aggiunge.
“Dipendo costantemente dall’aiuto altrui, anche per le attività più banali che potrei svolgere da solo. Mi chiedo perché non si possa semplicemente collocare la transenna pochi centimetri più in là permettendo in questo modo di bloccare il transito veicolare senza ostacolare il mio passaggio. Una maggiore sensibilità o forse solamente un po’ di buon senso basterebbe per non complicare inutilmente la vivibilità della città da parte di persone con disabilità motoria. Mi rivolgo direttamente al sindaco, chiedendo di prendere sul serio queste problematiche e di adottare le misure necessarie per rendere San Giovanni Rotondo una città più inclusiva, accessibile e rispettosa verso le persone con disabilità motoria. Spetta a lei garantire la sicurezza e il benessere di tutti i cittadini, senza alcuna discriminazione. Con il suo impegno e la sua competenza, sono certo che possiamo apportare cambiamenti significativi e migliorare la qualità di vita di tutti gli abitanti di San Giovanni Rotondo”. Conclude la lettera del cittadino di San Giovanni Rotondo.