Un consiglio comunale straordinario tenuto alla presenza del Prefetto Valiante e di tutta la Squadra Stato, dei sindaci del Gargano, con arcivescovo Padre Franco Moscone, è stato sottoscritto il Patto per la Sicurezza Urbana del Gargano.
Provare ad arginare le mafie con azioni di prevenzione e contrasto, riprendendo il pieno controllo del Gargano, è possibile. Ma solo attraverso il rafforzamento della collaborazione tra amministrazioni centrali, istituzioni locali e società civile. È quanto provano a fare i sindaci del Gargano che questa mattina, mercoledì 10 luglio, hanno stipulato un “Patto per la sicurezza urbana”, in un’ottica di gestione partecipata della difesa del territorio. I primi cittadini si sono riuniti in seduta straordinaria nel Consiglio comunale di Mattinata, aperta alle amministrazioni del territorio e alle realtà associative.
In sala il Prefetto di Foggia Maurizio Valiante, insieme ai rappresentanti nazionali e regionali di Avviso Pubblico: Roberto Montà, Michele Abbaticchio, Pierpaolo Romani e Pierpaolo d’Arienzo, rispettivamente Presidente, Vicepresidente, Coordinatore nazionale e regionale della rete dei comuni antimafia. Fra gli altri ospiti il Vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese, la presidente regionale di Anci Puglia Fiorenza Pascazio, l’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo Franco Moscone, oltre ai rappresentanti provinciali e locali di Libera.
«Il Patto firmato oggi – spiega Michele Bisceglia, sindaco di Mattinata e Coordinatore provinciale di Avviso Pubblico dopo aver ringraziato Avviso Pubblico per la presenza dei suoi organi dirigenti – è uno strumento di controllo e prevenzione che coinvolge, oltre alle istituzioni locali e le Forze di polizia, anche gli attori sociali ed economici del territorio. Per creare un argine al potere mafioso è necessario che ognuno faccia la propria parte. Possiamo raggiungere l’obiettivo solo usando una logica di condivisione di un percorso comune. Il Gargano è una terra libera e appartiene ai suoi cittadini, non ai clan mafiosi».